CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO

Domande frequenti sulla cessione del quinto.

Per Dipendenti e Pensionati.

Che cos’è il Prestito tramite cessione del quinto?

Il prestito ai dipendenti tramite trattenuta diretta in busta paga, conosciuto anche come cessione del quinto dello stipendio, è un finanziamento personale non finalizzato. Viene erogato con un tasso di interesse fisso, rimborso a rate costanti fino a 120 mesi. La rata comprende tutti i costi accessori, i costi assicurativi per rischio vita ed impiego, la quota capitale e la quota interessi.

In quanto prestito non finalizzato l’importo ricevuto può essere utilizzato per qualsiasi motivo senza alcun giustificativo di spesa ne finalità richiesta da parte dell’ente erogatore. In pratica è una forma di prestito adatta ad ottenere liquidità per ogni tipo di acquisto: auto, ristrutturazione, matrimonio, viaggi, benessere e salute e altre necessità.

Spetta al datore di lavoro rimborsare periodicamente l’importo della rata, trattenendola sulla busta paga del dipendente, che ha utilizzato questa forma di prestito per finanziare i suoi acquisti. Lo stesso datore di lavoro si assume la responsabilità di effettuare puntualmente e regolarmente le trattenute in busta paga in favore dell’ente finanziatore.

L’importo della rata viene calcolato avendo come base lo stipendio netto del dipendente e non può eccedere il 1/5 del medesimo.

ll prestito tramite cessione del quinto dello stipendio è rivolto a tutte le categorie di lavoratori, siano essi pubblici che privati, e ai pensionati. Il diritto ad usufruire della cessione del quinto per i dipendenti di aziende private che soddisfino i parametri richiesti dall’ente finanziatore (variano da ente ad ente) e per i pensionati INPS e INPDAP è stato introdotto dalle ultime disposizioni legislative in materia (legge 30 Dicembre 2004 n.° 311 e art. 13-bis legge 14 Maggio 2005 n.°80)

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Come si può richiedere un prestito tramite la "cessione del quinto".

Tutto quello che serve per la richiesta di un preventivo è l’ultima busta paga e/o cedolino pensionistico ed un documento di identità.

Puoi richiederlo direttamente chiamando il numero di centralino o utilizzando il form di richiesta. Sarai richiamato da un consulente personale entro 24 ore per ottenere qualsiasi informazione sulla cessione del quinto ed un preventivo personalizzato in relazione alle tue esigenze personali e/o familiari.

FINCENTRO FINANCE S.p.A. sia nel rispetto delle leggi vigenti che per codice di comportamento interno, difende e promuove i diritti della clientela. Puoi anche contattarci solo per richiedere informazioni inerenti la materia.

 

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Quali sono i miei diritti prima di fornire dati di carattere personale?

Il cliente prima dell’invio di qualsiasi documento di natura personale ha il diritto di ricevere i seguenti documenti:

Foglio informativo: è il documento che attesta quali sono le caratteristiche del prestito per il quale si sta facendo richiesta. Riporta tutte le informazioni inerenti l’ente finanziatore, la tipologia di prestito, i tassi applicati, le regole per il recesso e quanto disposto dalla normativa di riferimento.

Avviso alla Clientela: è il modulo che riporta le informazioni relative al comportamento sulla trasparenza delle informazioni al quale l’ente deve attenersi nell’offerta di prodotti di finanziamento (legge 154/1992).

Informativa sul trattamento dei dati personali: è il documento che attesta in quali casi ed in quale maniera verranno trattati i dati personali forniti dal cliente all’ente finanziatore. Deve essere predisposto secondo quanto disposto dal Codice sulla Privacy (n.196/2003 e successive modifiche)

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Chi può richiedere un prestito tramite cessione del quinto?

Possono accedere ai vantaggi del prestito tramite cessione del quinto tutte le categorie di lavoratori a tempo indeterminato, siano essi assunti da società pubbliche che private ed i pensionati INPS ed INPDAP.

Per le società private è necessario che le medesime siano costituite sotto forma di Spa, Srl o Sas, e che soddisfino i requisiti richiesti dall’ente finanziatore.

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Perché è detto anche Prestito garantito?

Il prestito tramite cessione del quinto è detto anche garantito in quanto:

1.     il contratto è concluso nel momento in cui si ha il benestare da parte della società datrice di lavoro, sia essa di natura pubblica che privata;

2.     è garantito dal TFR del dipendente e per la parte eccedente da apposita garanzia assicurativa sia per il rischio vita che per il rischio impiego.

L’assicurazione viene rilasciata per i dipendenti statali dall’INPDAP o da compagnia di assicurazione privata (vedi leggi di riferimento) e per i dipendenti privati da compagnia di assicurazione privata.

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Cosa succede in caso di infortunio, morte o di perdita del posto di lavoro?

Nei casi suddetti e secondo quanto specificato nel contratto di assicurazione siglato il cliente garantisce il rimborso del prestito tramite il TFR maturato e la polizza assicurativa.

Nessun altra garanzia è richiesta al cliente, nè sottoforma di fideiussioni nè di effetti cambiari. Diffidate da chi vi richiede queste ulteriori forme di garanzia, è un vostro diritto, difeso dalla legge vigente ottenere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio con la garanzia del TFR e della polizza assicurativa prevista.

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La normativa sulla cessione del quinto

Il prestito tramite cessione del quinto è regolato secondo quanto disposto dal D.P.R. 180 del 1950 e successive modifiche (normativa di riferimento). La finanziaria del 2005 e l’art-13.bis della legge 80 del 14 maggio 2005 hanno apportato poche variazioni alla disciplina originaria del 1950, che consistono esclusivamente nella possibilità di ottenere con maggiore facilità un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio e di estenderlo anche a tutte le categorie di lavoratori.

Queste le novità in pillole introdotte nel 2005 e 2006:

  • facoltà di assicurare un prestito tramite cessione del quinto ai dipendenti statali con polizze assicurative di compagnie private e, quindi, non solo con l’assicurazione fornita dall’INPDAP. Ciò ha permesso un aumento dell’offerta ed una diminuzione dei costi assicurativi (abrogazione dell’art. 34 del DPR 180/50);
  • estensione del diritto di accesso ai prestiti tramite cessione del quinto anche per i dipendenti di aziende private. Fino alle ultime disposizioni legislative l’azienda privata poteva a suo insindacabile giudizio concedere o meno la possibilità di ottenere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio. Oggi è diventata un diritto per tutti di dipendenti siano essi di carattere pubblico e/o statale che privati;
  • possibilità di ottenere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio anche per tutti i pensionati.
  • Abolizione dell’anzianità minima. L’art. 13.bis della legge 80 ha abolito i termini fissati sull’anzianità di servizio previsti nella legge 180/50. Pertanto l’anzianità minima è un requisito stabilito dal singolo ente finanziatore;
  • Estensione del diritto di accesso ai prestiti tramite cessione del quinto anche per i dipendenti assunti a tempo determinato. In questo caso la cessione del quinto dello stipendio o del salario non puo' eccedere il periodo di tempo che, al momento dell'operazione, deve ancora trascorrere per la scadenza del contratto in essere.

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Cos'è la rata? Cos'è un piano di ammortamento?

Le rate rappresentano le parti in cui viene divisa la quota interessi e la quota capitale dovuta per l'ammortamento (estinzione graduale) del debito.

Le rate vanno versate a intervalli determinati e uguali nel tempo e costituiscono il cosiddetto piano di ammortamento. Ogni rata ha dunque due componenti: restituzione del capitale e pagamento degli interessi.

Il rapporto fra i due elementi che compongono le singole rate varia continuamente e la riduzione del capitale avviene in modo progressivo: inizialmente si pagano soprattutto interessi; a mano a mano che il capitale viene restituito l'ammontare degli interessi diminuisce e la quota di capitale aumenta.

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E' possibile restituire anticipatamente in tutto il prestito tramite cessione del quinto dello stipendio?

Nei contratti di prestito tramite cessione del quinto dello stipendio è prevista la possibilità di estinguere totalmente il prestito. L'estinzione può essere effettuata con l'esborso di una penale di estinzione calcolata in misura percentuale sul debito residuo (l’importo è al netto degli interessi) al momento dell'estinzione.

La penale di estinzione anticipata di solito è dell’1% ed in alcuni casi pari anche allo zero (dipende sempre dall’ente finanziatore).

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Come si calcola l’importo di un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio?

L’importo massimo finanziabile viene calcolato in considerazione dei seguenti fattori:

  • l’ammontare del TFR accumulato;
  • gli anni di anzianità
  • l’importo della retribuzione mensile al netto dei contributi e tasse imposte per legge.

Pertanto maggiore sono gli anni di anzianità ed il TFR accantonato, maggiore sarà l’ammontare complessivo del finanziamento.

Inoltre, essendo la rata massima cedibile 1/5 della retribuzione netta, maggiore sarà l’importo della retribuzione maggiore sarà l’importo del prestito.

A titolo di esempio una rata pari a € 500,00 per una durata massima di 120 mesi corrisponde ad un finanziamento lordo di € 60.000,00.

Dipende dal singolo ente finanziatore concedere o meno tali importi.

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Come confrontare più preventivi di prestito tramite cessione del quinto dello stipendio?

Per confrontare più preventivi è opportuno specificare che i medesimi devono avere la stessa rata e la stessa durata, o quantomeno stessa durata.

In ogni caso è sempre opportuno verificare tutte le voci che compongono il preventivo e che devono essere almeno le seguenti:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale)
    Il TAN è il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato dagli istituti finanziari all'importo lordo del finanziamento. Viene utilizzato per calcolare, a partire dall'ammontare finanziato e dalla durata del prestito, la quota interesse che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore e che, sommata alla quota capitale, andrà a determinare la rata di rimborso. Nel computo del TAN non entrano oneri accessori quali provvigioni, spese e imposte.
  • Spese di Istruttoria
    Sono le spese per l'avvio di un'operazione di finanziamento
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